Siamo Uomini o Pendolari ?

agosto 31, 2010 alle 4:28 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO | Lascia un commento
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Per una volta un OT rispetto ai temi di cui tratto solitamente con voi in questo blog. Quale pendolare non posso infatti evitare di salutare molto favorevolmente il lancio di questa nuova campagna di Altroconsumo: Siamo Uomini o Pendolari ?

Servizi di trasporto pubblico puntuali ed efficienti significano maggior tempo libero a disposizione per ognuno di noi, più adeguati mezzi di trasporto a disposizione del cittadino significano una migliore qualità di vita per tutti, pretendere di vivere in un Paese migliore è un nostro diritto, metterci nelle condizioni di farlo un compito primario delle Istituzioni alle quali chiediamo di riportare il tema dei servizi di trasporto pubblico al centro dell’agenda politica.

Insomma, siamo uomini o pendolari ? siamo uomini e donne, e pretendiamo di essere trattati come tali. Continua a leggere qui sul sito di Altroconsumo, anche l’inchiesta con risultati sconfortanti circa i servizi di trasporto pubblico locale in 12 città italiane

‘Ndo dì de andà ?? – ovvero Nonna Silvana, il navigatore e ‘l pizzardò ?!

agosto 30, 2010 alle 5:47 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, LE POESIE DI NONNA SILVANA | 2 commenti
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I navigatori satellitari, come si vede nel video qui sopra di Altroconsumo non sono strumenti infallibili, soprattutto se le mappe non sono adeguatamente aggiornate, me ne sono personalmente accorto quest’estate mentre percorrevo il Passante di Mestre  ed il GPS imperterrito mi consigliava di buttarmi di sotto o fare inversione a U e tornare indietro ! 😉

A grande richiesta ecco allora uno nuova poesia in dialetto anconetano del vasto repertorio di Nonna Silvana.

Immaginare la mia mammina che comincia a litigare con un navigatore e finisce per litigare con un Pizzardò, per me, non ha prezzo 😉

PS: per agevolare la comprensione del testo, come ci spiega qui bene Wikipedia  Il pizzardone (pizzardóne in romanesco, pizzardó nei dialetti marchigiani centrali, pizardó in anconitano) è il nome con cui si identificano i vigili urbani in diverse zone dell’Italia centrale. Nel dialetto milanese corrisponde alla parola ghisa, nel dialetto torinese alla parola civich, nel dialetto genovese alla parola cantunè e nel dialetto triestino alla parola tubo, dalla tipica forma del cappello.

‘Ndo dì de andà ??

Cu l’idea de ‘prufità

dei mezi che ofre la mudernità

me sò mesa in viagio !

Era tanto tempo

che ciavevo voja

de visità quela cità

ma p’arivace nun sapevo

quale strada pià …

sò partita uguale

e me so fata aiutà

dal “navigatore satelitare” !

‘Na voce saputona

m’a ‘ncuminciato a cumandà …

gira a destra … va de là

torna indietro …

lì nun se pole indà !

Trenta metri tuta drita

Pò a sinistra ài da svultà !

Io guasi in sugeziò

andavo a destra e a sinistra

senza reaziò

fino a quanto ‘ntun cruciale

ò truvato un bloco stradale

a l’ALT del pizzardò

me so fermata senza esitaziò

ma … continuava a cumandà

el satelitare inzistente

perchè del pizzardò a lù

nu jene fregava gnente !

Intontita da la voce rombante

ò reagito da ignurante …

e mentre cun fermeza

el mandavo a qul paese

‘ntel finestrì

s’è faciato el pizzardò …

pogo curtese

che penzando la reaziò mia

fosse rivolta a lù

de la machina … senza grazia

m’à fatu calà giù !!

Cuscì pe’ tratà

a l’intiga la mudernità

in galera ò rischiato de ‘nda !!!

Silvana Tittarelli Pierani

Simm’e Napule, Paisà … anche a Cologno Monzese !

agosto 26, 2010 alle 6:32 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, TV | 7 commenti
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Torno sulla questione Mediaset Premium e preliminari di Europa League, pare infatti ormai scontato che Mediaset ripeterà anche sta sera, in occasione delle partite di ritorno Maribor-Palermo e Elfsborg-Napoli, lo scherzetto già messo in onda la settimana scorsa. Eh sì a moltissimi consumatori che hanno regolarmente acquistato il pacchetto Calcio da Mediaset Premium sarà di nuovo inspiegabilmnete preclusa la possibilità di accedere alla visione delle partite che pur rientravano nel suddetto pacchetto. O meglio, se vorranno vedere le partite dovranno sborsare altri 10 euro … la chiamano pay per view a me sembra semplicemente una fregatura !

Basta ca ce sta ‘o sole,
ca c’è rimasto ‘o mare,
na nénna a core a core,
na canzone pe’ cantá…

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto…
chi ha dato, ha dato, ha dato…
scurdámmoce ‘o ppassato,
simmo ‘e Napule paisá!…

A nulla è dunque valso l’interessamento di Altroconsumo, che ha preso a cuore la questione, e la diffida inviata dall’associazione a Mediaset oltre al ricorso all’Antitrust, o meglio, questi interventi potranno avere forse un effetto successivo, è certo auspicabile e probabile ad esempio che tra qualche mese l’Antitrust sanzioni Mediaset per pratica commerciale scorretta, ma questo non risloverà il problema dei calciofili napoletani e palermitani che tra qualche ora dovranno comunque pagare 10 ulteriori euro per vedere la partita.  Mediaset non ha risposto per ora alla diffida di Altroconsumo, pare evidente che vogliono tenere la loro posizione e poi eventualmente tra un pò pagare la sanzione, se del caso. Questa la triste realtà …

Basta ca ce sta ‘o sole,
ca c’è rimasto ‘o mare,
na nénna a core a core,
na canzone pe’ cantá…

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto…
chi ha dato, ha dato, ha dato…
scurdámmoce ‘o ppassato,
simmo ‘e Napule paisá!…

Qualcuno a Mediaset si è però forse preso la briga di leggere la diffida di Altroconsumo se è vero che sul sito di Mediaset Premium sono state modificate due piccole paroline, cliccando sul pacchetto calcio ora si legge che il pacchetto comprende tutta la fase a gironi dell’Europa League e non più come era indicato prima tutta l’Europa League

IMHO è una sorta di ammissione, anche a Mediaset si sono accorti di aver venduto una cosa per un’altra e ora cercano di coprire a ritroso il loro comportamento ingannevole. Poco importa per altro verso che, come è probabilmente vero, i diritti della fase preliminare di Europa League hanno un’altra gestione e sono in capo direttamente alle squadre non a Uefa e che Napoli e Palermo (così si dice, tutto da verificare …) a differenza della Juventus avrebbero chiesto a Mediaset di gestirli in pay per view per racimolare qualche euro. Poco importa perchè quello che interessa per verificare se c’è stata una pratica commerciale scorretta è solo ed esclusivamente il rapporto tra Mediaset e i suoi clienti e Mediaset ha pubblicizzato nel pacchetto calcio una cosa che poi non ha fornito: le partite di andata e ritorno della fase preliminare di Europa League di Napoli e Palermo.  Se poi si è trovata a non averne i diritti avrebbe dovuto acquistarli e non per una pay per view … per favore … In questo l’art 23 comma 1 lettera e) del Codice del Consumo è chiaro:

1. Sono considerate in ogni caso ingannevoli le seguenti pratiche commerciali: … e) invitare all’acquisto di prodotti ad un determinato prezzo senza rivelare l’esistenza di ragionevoli motivi che il professionista può avere per ritenere che non sarà in grado di fornire o di far fornire da un altro professionista quei prodotti o prodotti equivalenti a quel prezzo entro un periodo e in quantità ragionevoli in rapporto al prodotto, all’entità della pubblicità fatta del prodotto e al prezzo offerti

 Basta ca ce sta ‘o sole,
ca c’è rimasto ‘o mare,
na nénna a core a core,
na canzone pe’ cantá…

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto…
chi ha dato, ha dato, ha dato…
scurdámmoce ‘o ppassato,
simmo ‘e Napule paisá!…

Nel frattempo noto (con una certa simpatia) che stanno spuntando per il web annunci vari di siti di streaming che trasmetteranno gratuitamente su Internet in diretta, probabilmente in maniera abusiva (ma su questo non ho elementi certi) la partita del Napoli … Simm’e Napule, Paisà ! anche e soprattutto a Cologno Monzese 😉

Tarantella, facènnoce ‘e cunte,
nun vale cchiù a niente
‘o ppeccomme e ‘o ppecché.

Basta ca ce sta ‘o sole,
ca c’è rimasto ‘o mare,
na nénna a core a core,
na canzone pe’ cantá.

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto,
chi ha dato, ha dato, ha dato,
scurdámmoce ‘o ppassato,
simmo ‘e Napule paisá!.

Tarantella, stu munno è na rota
chi saglie ‘a sagliuta,
chi sta pe’ cadé!

Dice buono ‘o mutto antico
ccá se scontano ‘e peccate,
ogge a te…dimane a me!

Ugo credo che non potrai vedere la tua partita questa sera: Altroconsumo diffida Mediaset

agosto 23, 2010 alle 5:46 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, TV | 3 commenti
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Fantozzi aveva un programma formidabile : calze, mutande, vestaglione, tavolinetto di fronte al televisore , frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero!!
Chi non ricorda questo memorabile sketch del secondo tragico Fantozzi ?! Beh … penso che qualcosa di simile sia successo il 19 agosto a casa di parecchi italiani tra Napoli e Palermo … eh sì …
no … non li ha chiamati tutti il dottor Riccardelli, tramite il Ragionier Filini, per convocarli a vedere obbligatoriamente La Corazzata Potemkin proprio mentre iniziava la partita della loro squadra del cuore, è successo qualcosa di peggio, se questo è possibile …
Chi mi conosce sa che non sono un grande fan del calcio epperò epperò …
se Mediaset Premium ti vende il pacchetto Calcio dicendo che comprende: “tutte le gare in casa e in trasferta di campionato di Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli, Lazio, Genova, Bari, Fiorentina, Palermo, Brescia e Bologna, tutta la Uefa Champions League e, solo su Premium Calcio, in esclusiva, tutta l’Europa League, e il Campionato del Mondo per Club” e tu sei uno sfegatato tifoso di Palermo e/o Napoli e, quando arriva finalmente il 19 di agosto, ti piazzi davanti alla tv con tutto l’armamentario d’uopo, rutto libero ovviamente 😉 per vedere la tua squadra del cuore giocare niente popò di meno che in Europa League e viene fuori che Mediaset la partita non te la fa vedere se non tiri fuori altri dieci euri oltre a quelli che hai già sborsato … beh a quel punto ti incazzi !
E’ successo proprio questo in occasione delle partite di andata delle preliminari di Europa League, mentre Sturm Graz – Juventus è, infatti, stata trasmessa in chiaro a tutti gli utenti di Mediaset Premium Calcio, Palermo-Maribor e Napoli-Elfsborg risultavano criptate e venivano  richiesti ulteriori dieci euro oltre all’abbonamento per poterle visionare in Pay per view ! Insomma moltissimi consumatori, pur avendo acquistato regolarmente il pacchetto Calcio da Mediaset Premium, si sono visti inspiegabilmnete preclusi dalla possibilità di accedere alla visione delle partite che rientravano nel pacchetto che avevano acquistato.
Il peggio è che pare che Mediaset voglia ripetere lo scherzetto giovedì 26 in occasione delle partite di ritorno, di qui la diffida di Altroconsumo e il ricorso all’Antitrust, maggiori info qui  

Sbloccare il potenziale dell’industria creativa e culturale grazie al digitale – ok ! ma rispettando i diritti dei consumatori

agosto 20, 2010 alle 12:22 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, INTERNET, PROPRIET INTELLETTUALE | Lascia un commento
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Allego qui la risposta del BEUC al Libro Verde  ’Unlocking the Potential of the Cultural and Creative Industries” con il quale la Comissione europea ha aperto una consultazione circa le azioni necessarie a favorire lo sfruttamento dei vantaggi posti dalla tecnologia digitale da parte dell’industria creativa e culturale.

IL BEUC, in sintesi, ritiene che lo sviluppo dell’economia digitale offra importanti opportunità al settore creativo per sperimentare e sviluppare nuovi modelli di business rispondenti alla crescente domanda di contenuti digitali da parte dei consumatori e auspica, di conseguenza, che l’Unione europea adotti un quadro normativo adeguato per fornire da una parte incentivi agli investimenti e, dall’altra, salvaguardie per gli interessi e i diritti dei consumatori.

Per ottenerte questo occorre:
• ristabilire un giusto equilibrio dei diritti, attualmente il concetto di diritti degli utenti è infatti compeltamente assente nella normativa europea sul copyright;
• lo sviluppo e la promozione di nuovi modelli di business innovativi e consumer-friendly;
• La promozione e l’agevolazione della disponibilità di contenuti online al di là delle barriere territoriali, stabilire insomma veramente le condizioni per un Digital Single Market.

Ma, soprattutto, occorre sgombrare il campo da presupposti fuorvianti e scorretti:

•La promozione della cultura e della creatività non deve essere vista come un diritto esclusivo dell’industria;
• L’enforcement dei diritti di proprietà intellettuale dovrebbe essere basata su prove credibili, indipendenti e su dati trasparenti ed obiettivi, con analisi peer-reviewed.

Il web è morto ? mah … IMHO è la neutralità della Rete che non se la passa tanto bene

agosto 18, 2010 alle 4:46 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, INTERNET | 11 commenti
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Torno al lavoro e (anche) in Rete dopo un breve periodo di salutare disconnessione totale, per una sorta di par condicio ho, allo stesso tempo, evitato di leggere giornali e guardare la tv, disintossicazione totale dunque, mentre mi sono letto due bei libri: La tv che non c’è: come e perché riformare la Rai di Gilberto Squizzato, e Fahrenheit 451 di Ray Bradbury.

Il primo fornisce un ottimo, e un pò (tanto) deprimente, spaccato – da insider – sul mondo tutto italiota di Mamma Rai, non che sia d’accordo con tutto quello che propone l’autore ma lo consiglio sicuramente come lettura estiva per chi, ancora in ferie (ack … invidia !) sia interessato al tema di come resuscitare il servizio pubblico radiotelevisivo; il secondo è un classico, ebbene sì confesso, non lo avevo mai letto e mi ha affascinato. Tanto che sono rimasto un pò interdetto nell’apprendere oggi che l’autore, che festeggerà a breve 90 anni, avrebbe dichiarato We have too many cellphones. We’ve got too many Internets. We have got to get rid of those machines. Soprattutto il fatto che avremmo troppa Internet e che dovremmo sbarazzarcene non mi sembra in linea con l’avvincente quanto visionario e ancora attualissimo portato di Fahrenheit 451 in termini di riflessione sui rischi di degenerazione della società moderna di fronte ai continui sviluppi tecnologici che, se non dominati e piegati al bene comune, possono condurre ad una gigantesca implosione ed essere origine di valori che contraddicono i fondamenti della civiltà umana. Certo, bisognerebbe capire di che Internet stiamo parlando…

Di che Internet stiamo parlando? … che Internet vogliamo nel nostro futuro ? questo è, appunto, un tema cruciale da approfondire in quanto inciderà (anche) sullo sviluppo della nostra società, delle nostre democrazie e che, proprio nel mese di agosto, durante la mia disconnessione 😉 mi sembra diventato di estrema attualità alla luce di due “avvenimenti”: l’articolo di copertina di Wired, edizione US a firma di Chris Anderson secondo il quale il web è morto , in estrema sintesi, sopraffatto dalle apps e l’annuncio da parte di Google e Verizon della loro joint legislative framework proposal 

Ora, su entrambe le cose si è già scritto tanto e, nel riservarmi ancora di approfondire, (sono appena tornato … e vado ancora a tre cilindri 😉 segnalo circa l’articolo di Wired la stroncatura su BoingBoing  ripresa sia da Mantellini che da De Biase, i dati del grafico (che vedete anche qui sopra) sul quale si basa l’articolo di Anderson in realtà sembrerebbero infatti travisare il fatto che in numeri assoluti il web sta ancora crescendo alla grande. (Mi piace molto anche il commento di Marco Camisani Calzolari). 

Ma, al di là delle diatribe sulle quote di traffico Internet su web e su apps, il problema più rilevante è, quanto e come apps o non apps si vada verso sistemi chiusi o meno, il problema, ed è una questione che non tocca solo aspetti di business ma coinvolge interessi collettivi di tutti noi, in quanto la Rete è un bene comune, è se e come si stiano attualmente rimettendo in discussione le regole ed i meccanismi dell’ambiente Internet, stiamo parlando della salvaguardia della neutralità della Rete ovviamente e questo ci porta inevitabilmente a ragionare su quanto emerge dall’accordo Google/Verizon  in merito al quale segnalo i post molto critici di Stefano Quintarelli e quelli di Vittorio Zambardino

Mi piace immaginare che posta in questio termini la questione rispetto al futuro di Internet anche Ray Bradbury si schierebbe per la difesa della neutralità della Rete. Mi fermo qui per ora, fatemi sapere, se volete, cosa ne pensate e ci torniamo su nei prossimi giorni.

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