Il BEREC – al di là della diplomazia – boccia la proposta di Raccomandazione su accesso alle reti di comunicazione elettronica
marzo 27, 2013 alle 7:10 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, INTERNET, TELECOMUNICAZIONI | 1 commentoTag: Banda larga, Commissaria Kroes, Fibra, Inno genna, Raccomandazione su accesso alle reti di comunicazione elettronica
Come ricorderete Altroconsumo aveva chiesto ad AGCOM di esprimere parere negativo in sede BEREC sulla bozza di Raccomandazione (qui la nostra lettera).
Ora non è dato sapere cosa abbia fatto Agcom che non ci ha risposto ma quello che è certo è che dal BEREC, al di là della necessaria diplomazia, arriva una sonora bocciatura alla proposta della Commissaria Kroes, Bene! Potete leggere qui il Parere del BEREC
Condivido l’interpretazione di Inno Genna anche nella parte in cui giudica invece positivamente la proposta della Commissaria che mira a ridurre significativamente i costi per la posa della fibra, bene anche quella 😉
Per uno sviluppo adeguato dell’industria digitale dei contenuti oltre l’alibi della pirateria
marzo 22, 2013 alle 7:34 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, INTERNET, PROPRIET INTELLETTUALE | Lascia un commentoTag: Consumatori Diritti e Mercato, Contenuti Digitali, Pirateria
Il Joint Research Centre della Commissione europea ha pubblicato uno studio che esamina l’impatto della pirateria sulle vendite legali di musica digitale concludendo che la pirateria digitale non dovrebbe essere più considerata come una seria preoccupazione per i right owners. La relazione respinge infatti nettamente l’assunto ormai consolidato e promosso dall’industria musicale secondo il quale ciò che viene consumato illegalmente sarebbe stato acquistato sul mercato legale se i canali “illegali” non fossero stati disponibili. Secondo il Joint Research Centre uno degli effetti del consumo di musica “illegale” potrebbe al contrario anche essere addirittura quello di stimolare il consumo legale di musica.
In realtà non si tratta del primo studio in questo settore ad arrivare a tali conclusioni ma è in effetti la prima volta che sia un’Agenzia dell’Unione europea ad argomentare che la pirateria digitale non è necessariamente un male per l’industria musicale.
European Consumer Summit 2013: verso un più efficiente enforcement dei diritti dei consumatori in Europa
marzo 19, 2013 alle 4:05 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO | Lascia un commentoTag: Caso Apple, enforcement, pratiche commerciali scorrette, unfair commercial practice
Verso la conclusione la due giorni a Bruxelles dello European Consumer Summit
Si è parlato molto del caso Apple di pratiche commerciali scorrette, qualche esempio nel video qui sopra. Quello che mi è piaciuto è che l’Antitrust ci fa un figurone rispetto agli altri public bodies competenti per la tutela del consumatore negli altri Stati membri. Per una volta siamo un esempio di efficienza … e pensare che in Italia tra Tar e Consiglio di Stato stanno facendo di tutto per ridurre le sue competenze …
Raccomandazione su accesso alle reti di comunicazione elettronica – Altroconsumo chiede ad AGCOM di opporsi in sede BEREC
marzo 7, 2013 alle 5:37 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, INTERNET | 1 commentoTag: Agcom, Banda larga, BEREC, Raccomandazione su accesso alle reti di comunicazione elettronica
Della questione ho già parlato più volte, da ultimo in questo post: Dear Commissioner Kroes: who guarantees us that they will really use such margin to invest in fiber?! Ora la palla passa oggi e domani al BEREC che deve esprimere un parere sulla bozza di Raccomandazione e Altroconsumo ha chiesto ieri ad AGCOM di esprimere parere negativo in quella sede per le seguenti ragioni:
1. a nostro avviso, l’approccio scelto dalla Commissione Europea produrrà un aumento dei prezzi per i consumatori finali senza peraltro contestualmente consentire connessioni a banda larga di più elevata qualità ad un costo ragionevole;
2. secondo la bozza di Raccomandazione, infatti, le Autorità nazionali dovrebbero portare il prezzo di accesso wholesale al rame tra gli 8 e i 10 euro. Questo significherà di conseguenza un aumento del prezzi retail di accesso a Internet in molti Stati Membri (tra i quali l’Italia). La Commissione Europea non ha peraltro sviluppato una completa e accurata analisi di tale impatto negativo sui consumatori finali;
3. ciò che più ci preoccupa è che la bozza di Raccomandazione non prevede alcuna garanzia che gli operatori investano in Next Generation Access networks;
4. gli incumbent europei hanno quasi sempre utilizzato i propri ricavi in favore dei propri azionisti, distribuendo dividendi anziché investire in tecnologie innovative, come l’ultra broadband, questo è il caso dei Big5 Europei con più di 70 miliardi di euro riversati ai propri azionisti tra il 2007 ed il 2011 in forma di dividendi, tra cui Telecom Italia che nel contempo manteneva inalterati i propri investimenti nella rete; sembra, quindi, improbabile che da un aumento dei ricavi all’ingrosso dell’incumbent possa derivarsi un incentivo a migrare, quindi investire, su una nuova rete anziché adagiarsi su questo “nuovo” e ancor più profittevole scenario;
5. purtroppo, il pericolo di un rallentamento in termini di innovazione è ancor più verosimile se si considera che la concorrenza nel settore delle TLC in Italia è già fortemente minata. Infatti l’incremento netto delle linee in unbundling negli ultimi anni ha subito un forte rallentamento a causa dell’aumento del prezzo dell’unbundling e degli altri servizi di accesso wholesale a favore dell’ex monopolista Telecom Italia. Tale evidenza, in Europa tra i Big5, è ancora più lampante se si considera che in termini di attivazioni nette per l’ULL, l’Italia risulta essere il fanalino di coda;
6. l’attuale testo di Raccomandazione non prevede poi alcuna salvaguardia delle specificità nazionali, come l’Italia (o la Grecia), in cui storicamente l’assenza di alternative alla rete in rame, come gli operatori televisivi via cavo, ha comportato lo sviluppo della concorrenza sulla sola rete in rame, detenuta al 100% dall’operatore ex-monopolista Telecom Italia. Questo è un fatto che va considerato, in quanto un aumento indiscriminato dei prezzi wholesale comporterebbe un serio danno alla concorrenza, che è vincolata dalla rete in rame di Telecom Italia. Rallentare o addirittura arrestare il processo competitivo, con il rischio di fuoriuscita del mercato di alcuni competitors sarebbe un grave danno per il consumatore finale che fino a oggi ha beneficiato dell’innovazione e della riduzione dei prezzi finali scaturita dall’apertura del mercato delle telecomunicazione alla concorrenza.
Qui potete leggere per esteso la lettera di Altroconsumo ad AGCOM
Altroconsumo diffida Groupon per clausole vessatorie e pratiche commerciali scorrette
marzo 4, 2013 alle 7:12 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, INTERNET | Lascia un commentoTag: Altroconsumo vs Groupon, Clausole vessatorie Groupon, pratiche commerciali scorrette
La gravità delle violazioni di Groupon è data, a mio avviso, dal fatto che, sommandosi, le clausole vessatorie e le pratiche commerciali scorrette creano una situazione di vero e proprio calpestamento dei diritti degli consumatori.
Maggiori info qui su Altroconsumo
Qui la diffida preliminare a inibitoria e qui l’esposto all’Antitrust
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