Il recente annuncio di Vodafone ci deve fare riflettere su quanto sia fondamentale salvaguardare la Neutralità della Rete

settembre 15, 2009 alle 5:45 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, INTERNET | 12 commenti
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AllBitsAreCreatedEqual_01Sono state giornate particolarmente intense, e non sono riuscito a rispondere prima d’ora a Guido che qui mi chiamava direttamente in causa sulle questioni giustamente sollevate in primis da Stefano e di cui si è poi già ampiamente dibattuto in Rete circa questo annuncio di Vodafone

Uso Equo del Servizio Internet in mobilità

A partire dal 20 Novembre 2009, allo scopo di salvaguardare la qualità del servizio Internet a vantaggio di tutti i Clienti, la velocità massima di connessione alle applicazioni peer-to-peer o file sharing potrà essere limitata fra le ore 7:00 e le ore 22:00. 

Inoltre nelle offerte Dati in Mobilità con computer e cellulare (iPhone, BlackBerry, etc…) saranno introdotte alcune limitazioni e nuove condizioni per il traffico effettuato con applicazioni VoIP.

Verifica di seguito i piani che ti  permettono di effettuare traffico tramite le applicazioni VoIP.

Altroconsumo dice la sua qui , non ho molto da aggiungere sul caso di specie, se non ribadire che, prendendo spunto dall’annuncio di Vodafone, chiederemo ad AGCOM e AGCM di aprire un’indagine su tali pratiche di limitazioni di traffico che riteniamo siano già adottate anche da altri operatori.

Vorrei, invece, in via più generale, cogliere l’occasione di spiegare perchè ritengo la neutralità fondamentale per la salvaguardia di una Rete libera e competitiva:

Internet ha dimostrato di essere il più grande motore di crescita economica e di comunicazione democratica nella memoria moderna. La rivoluzione portata da Internet non è avvenuta per caso ma grazie al fatto che tutti possono contribuire a sviluppare programmi o servizi e renderli disponibili.

Insomma, tutto questo è avvenuto grazie alla neutralità della Rete che è ora in serio pericolo. Internet Service Providers, operatori di telecomunicazione e fornitori di contenuti collaborano sempre di più tra loro e sono tecnicamente in grado di limitare o di prioritarizzare l’accesso ai contenuti, ai servizi o alle applicazioni, decidendo in tal modo a quali contenuti, servizi, applicazioni gli utenti possono accedere. Vi è un rischio crescente che i consumatori abbiano minori possibilità di scelta e questo limiterebbe anche la concorrenza e la spinta all’innovazione. Siamo contrari ai walled garden (giardini recintati) integrati verticalmente.

Molti consumatori non sono consapevoli del fatto che gli Internet Service Provider sono ad esempio in grado di bloccare il loro accesso a certi siti web. Solo una percantuale ridotta di consumatori hanno ricevuto informazioni su come il loro Internet Service Provider gestisce l’accesso ai contenuti, applicazioni e servizi.  Se i consumatori non sono in grado di accedere a un sito Internet, il più delle volte danno la colpa al sito stesso, e non al provider di servizi Internet.  

Il dibattito sulla Neutralità della Rete non è solo un dibattito economico, ma su come la conoscenza è diffusa, utilizzata e prodotta di nuovo, sono in gioco la libertà di espressione e di partecipazione democratica.
I principi della concorrenza da soli non saranno in grado di regolare il mercato, il controllo di Internet e la Neutralità della Rete sono questioni troppo importanti sulle quali non vogliamo correre rischi

Questi i principi che rivendichiamo, in vista del dibattito che si terrà a breve in terza lettura al Parlamento europeo sul cosiddetto Telecom Package, a salvaguardia della neutralità della Rete:
– I consumatori debbono essere messi nella condizione di poter collegare tutti i dispositivi a loro scelta;
– I consumatori debbono essere messi in grado di accedere o fornire contenuti, servizi e applicazioni;
– I consumatori debbono avere il loro accesso libero da discriminazioni in base alla fonte, la destinazione, il contenuto o il tipo di applicazione.
Ciò implica che gli Internet Service Provider, gli operatori di tlc e le Reti di comunicazione non possono e non debbono:
– ingiustamente bloccare l’accesso a contenuti, applicazioni, servizi o dispositivi;
– ingiustificatamente degradare l’accesso a contenuti, applicazioni, servizi o dispositivi;  
– dare priorità all’accesso e alla fornitura in base alla fonte o alla destinazione;
– operare discriminazioni nei confronti di alcuni fornitori di contenuti, applicazioni, servizi o dispositivi.

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  1. […] Il recente annuncio di Vodafone ci deve fare riflettere su quanto sia fondamentale salvaguardare la …. Altroconsumo dice la sua qui , non ho molto da aggiungere sul caso di specie, se non ribadire che, prendendo spunto dall’annuncio di Vodafone, chiederemo ad AGCOM e AGCM di aprire un’indagine su tali pratiche di limitazioni di traffico che riteniamo siano già adottate anche da altri operatori. […]

  2. […] Il recente annuncio di Vodafone ci deve fare riflettere su quanto sia fondamentale salvaguardare la …. Altroconsumo dice la sua qui , non ho molto da aggiungere sul caso di specie, se non ribadire che, prendendo spunto dall’annuncio di Vodafone, chiederemo ad AGCOM e AGCM di aprire un’indagine su tali pratiche di limitazioni di traffico che riteniamo siano già adottate anche da altri operatori. […]

  3. ..per me avete preso una cantonata stavolta. L’ho detto a Stefano. L’ho scritto a Guido.

    T’hanno messo su un gommone che non ti porta da nessuna parte.

    😉

    O si seppellisce la network neutrality e si fa spazio alla service neutrality oppure si rischia di essere antistorici.

    • Dario, l’immagine del gommone that goes nowhere è suggestiva 😉 la riutilizzerò senza dubbio ! però che mi ci abbiano messo di peso loro, dubito, insomma le rivendicazioni sulla net neutrality sono un cavallo di battaglia del BEUC oltre che di Altroconsumo, però mi interessa capire di più cosa intendi, puoi meglio esplicitare il concetto di service neutrality ? grassie

  4. Premesso che l’opinione qui espressa è mia e solo mia, non vincola ne’ coinvolge nessun altro diverso da me, per capire la neutralità dei servizi ci si deve affacciare nel mondo regolamentare senza pugnale in mano.

    Ecco perchè c’e’ chi l’ha capita la neutralità dei servizi e chi no. Ti assicuro che non è poi così difficile da capire se già ti dicessi una parolina magica: QoS.

    La neutralità della rete resta salva se si accetta che si possa procedere ad assegnare un accesso differenziato per target e qualità del servizio. Sarà poi il provider a scegliere quale soluzione sia realmente cost effective rispetto alla tecnologia.

    Tutto questo per quanto ti riguarda, si traduce in un beneficio per il consumatore finale che infatti adesso con vodafone può scegliere tra 16 piani che hanno accesso a tutto (ma paga di piu) e 16 piani managed in cui ti dicono che in un certo orario non garantiscono che ci puoi fare Voip. Dove sta lo scandalo?

    Ecco. Per me stavolta state fuori strada e quindi non vi seguo. Avete inseguito una bolla di sapone che si risolve con 4 righe di avviso in bolletta e il caso è chiuso.

  5. […] Consumatori, Internet, Altroconsumo, Neutralità della Rete, Net Neutrality, Parlamento europeo Ritorno sulla Neutralità della Rete perchè Altroconsumo insieme a molte altre associazioni di tutta […]

  6. Sig. Dario Denni, vista la sua difesa d’ufficio verso Vodafone le chiedo cortesemente che posizione ha lei nei confronti di questa azienda, dato il suo ruolo di segretario dell’Aiip.
    Il discorso sulla service neutrality e sulla QoS sembra interessante e merita un approfondimento tecnico, da illustrare a quegli utenti che si ritroveranno con un piano managed (con strozzature di banda) utilizzato sotto la stessa cella di altri utenti con un piano “unlimited”, un discorso poco apprezzabile anche. per chi potrebbe avere sottoscritto un piano tariffario attuale da poco tempo e che dal 20 novembre si vede sfilare p2p e voip da sotto il naso, servizi per cui lui oggi paga, e domani il suo canone non cambiera’, nonostante lui non ne usufruirà più.
    “Usarla meno per usarla tutti”, la nuova filosofia Vodafone sull’utilizzo della rete. Mi sfugge qualcosa per poterla definire “vincente” 😉

  7. @ROCCO – non c’è nessuna difesa di vodafone e l’opinione su espressa è assolutamente personale e non coinvolge – come anticipiato sopra – nessuna altro ente persona giuridica o fisica diversa da me. Dichiaro inoltre non avere alcun rapporto passato o presente con vodafone. Dunque parlo in proprio.
    Se vuole approfondire oltre, le consiglio la lettura di questo articolo: http://online.wsj.com/article/SB122929270127905065.html da cui emerge che anche Lessig, teorico della NN non si scandalizza a dare priorità di traffico, o offerte managed sul mercato. Dobbiamo fare una virata.

    Forse è il caso di fare una giornata di studio sul tema.
    Dario Denni

  8. […] post dei blog di Stefano Quintarelli(1, 2, 3) , e a seguire anche il blog di Guido Scorza, di Marco Pierani e Massimo Cavazzini e di Alex Longo. Ringrazio quindi tutti i blogger or ora citati per aver […]

  9. @Dario, grazie ma non mi convinci, chi controlla chi supervisiona chi garantisce che offerte managed siano nell’interesse del consumatore e non nell’interesse esclusivo dell’operatore e utilizzate anche a scopi anticoncorrenziali ? A mio avviso se si apre quella porta poi può passarci di tutto e qui ci sono in gioco vari interessi primari per i consumatori, non ultimo quello di un accesso all’informazione libera, pertanto preferisco essere etremamente radicale anche se al contempo aperto al confronto, tanto che Altroconsumo chiederà alle due Autorità competenti di aprire un’indagine.

    • Salve Pierani,
      come sa, Vodafone ha virato verso questo tipo di “mercato” più o meno in modo lecito. Io utilizzo un Operatore, nello specifico “Infostrada”, che effettua questo tipo di trattamento verso il cliente da un pò di tempo ormai, senza però abbassare i canoni, e molto spesso abusando della pazienza di chi utilizza la rete non in modo “professionale”. Dico questo perchè dal punto di vista puramente tecnico è un fattore a scapito dell’operatore stesso, personalmente cambierò, e non sono l’unico a volerlo fare….suppongo lo faranno in molti vedendo la disparità di trattamento. Mi chiedo, prima di arrivare a questo tipo di operazioni, non sarebbe meglio migliorare le strutture in modo da offrire lo stesso servizio?…
      Oppure come fa Tiscali, che offre un piano tariffario 20 Mega solo per chi possiede una partita IVA, quindi un contratto aziendale…
      Semplice il discorso, pagare di più per avere quello che già ti spetta….politica vincente. Cambierò operatore telefonico…

  10. […] tanto meno alle Autorità. A me sembra francamente una deriva preoccupante, siamo ben al di là di quanto aveva fatto Vodafone qualche tempo e che aveva fatto discutere non poco … tra gli altri ricordo il Quinta e […]


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