Uno bravo per l’AGCOM: Stefano Quintarelli

Maggio 13, 2012 alle 9:10 am | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, INTERNET, POLITICA, PROPRIET INTELLETTUALE, TELECOMUNICAZIONI | 12 commenti
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Di solito c’è sempre bisogno di un folle che, nei momenti più disperati, tiri fuori quella verità che è già lì sotto gli occhi di tutti, ma in molti non la notano per noncuranza o trasandatezza e in tanti altri non la vogliono proprio vedere.

Quel pazzo oggi voglio provare ad essere io e me ne assumo, come qualsiasi soggetto incapace di intendere e di volere, tutte le responsabilità.

Il Governo di fatto non sta fornendo alcuna risposta concreta alla campagna vogliamotrasparenza con la quale non intendevamo fare la rivoluzione ma solo chiedere che, come in ogni Paese civile, ci fosse un confronto serio e alla luce del sole sulle persone che per merito, competenza e una forte visione sul futuro dovrebbero andare a servire lo Stato sedendo ai vertici dell’Agcom, quell’Autorità che avrà nei prossimi anni un ruolo fondamentale per mantenere il nostro Paese in carreggiata per quanto concerne uno sviluppo economico equilibrato e sostenibile grazie alla formidabile leva del digitale così come per garantire la pluralità dell’informazione nel nuovo contesto tecnologico e democratico.

Il Governo e i Partiti rimangono inerti rispetto a questa nostra semplice, civile, quanto cruciale richiesta; allora, prima che sia troppo tardi, possiamo provare a fare delle proposte dal basso.

I prossimi 7 anni cambieranno l’Italia più dei passati 10 e sarà un cambiamento plasmato da Internet. Non dalla telefonia, non dalla televisione e non dalla radio. Da Internet.

Le sfide sono enormi. Come scrive il Corriere delle Comunicazioni citando Calabrò:

In appena sette anni “Internet ha cambiato la faccia e la mentalità del mondo dei media”,  e si configura come “un cambio di paradigma” nella produzione di beni, servizi, cultura e del vivere civile. “Se lo si considera  ‘solo’ come nuova tecnologia se ne perde la portata deflagrante e rivoluzionaria”.

Non ci sono solo le frequenze, ma la fusione di Internet negli schermi delle TV domestiche. Non ci sono solo le tariffe di terminazione, ma la migrazione del traffico e dei ricavi da voce a dati. Non c’è solo la par condicio, ci sono i social media che diventano determinanti nella politica. Non c’è solo la tutela del copyright, ma nuove forme di libertà di espressione. Non ci sono solo gli operatori locali, ma lo sviluppo di piattaforme multinazionali integrate verticalmente. Non c’è solo la banda larga wireless, ma la rete di nuova generazione.

Internet è il nuovo backbone dell’industria, del commercio e dei media, su questo backbone c’è un mondo completamente nuovo da costruire e con le persone sbagliate l’Italia rischia di restare ancora più indietro.

Per questo sarebbe un danno se venissero presi in considerazione fedelissimi di partito che vengono premiati per la loro fedeltà o appartenenza; per questo non bastano attempati giuristi che abbiano una vaga idea del passato (di un passato che non c’è più) o macroeconomisti che fanno gli osservatori, e per di più da distanze siderali.

Servono persone che, oltre a dare garanzia di rispondere in primis all’interesse generale, conoscano Internet ed il mondo digitale, abbiano competenze e capacità dimostrate e, soprattutto, abbiano una visione del futuro tra mercato, tecnologia e società.

Secondo me servono persone come Stefano Quintarelli.

12 commenti »

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  1. […] velocità o restare a terra per rottura treno:  è in ballo il nome di Stefano Quintarelli. Di cui Marco Pierani spiega qui di chi si […]

  2. […] la partitocrazia ad accettare Quintarelli come presidente dell’AGCOM? Nell’attesa leggi questo articolo dal blog di Nicola Pierani.GD Star Ratingloading…Tagged as: Stefano QuintarelliPotrebbe interessarti leggere:OilProject: […]

  3. Davvero un bell’articolo. Finalmente si vede in internet un soggetto attivo nel cambiamento culturale che vivrà il nostro Paese. Internet penso vada visto anche come strumento di aggregazione per una comunità che abbia voglia di migliorare e che crede nel futuro.
    Spero che si investa in un progetto che riesca a portare internet anche nelle periferie delle grandi città in modo che tutti ne possano usufruire e/o contribuire.
    Una bella sfida, uno sguardo al futuro.

    • 😉

  4. Evviva..! Auguri a Stefano..

    • Sperem ! Forza Quinta

  5. Quintarelli non pubblica un CV decente sul suo blog (http://blog.quintarelli.it/about.html). Qualche informazione su linkedin: http://www.linkedin.com/profile/view?id=4003897

    • C’è su wikipedia, leggi anche wikinotizie nel link in fondo alla pagina di wikipedia dedicata al Quinta. Stefano se leggi please pubblica per esteso il cv anche sul tuo blog, grazie !

  6. […] anche per questo motivo che da ieri è partito in rete una mobilitazione per chiedere la scelta di una persona competente alla guida dell’Agcom: il prescelto, che è entrato da subito nelle grazie di molti, è Stefano Quintarelli. […]

  7. […] proposito del mandato scaduto di Calabrò, dalla Rete è nata un’altra campagna che propone Stefano Quintarelli come suo successore. Se questa iniziativa dovesse andare in porto si […]

  8. […] a Stefano Quintarelli ho già speso i miei due cents di convinto endorsement e da allora ho potuto notare, con estrema soddisfazione, come tale candidatura tra dichiarazioni di […]


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