Piattaforma unica di pagamento da mobile con credito telefonico

Maggio 10, 2011 alle 10:44 am | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, INTERNET | 5 commenti
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Leggo, ripresa da repubblica.it e corriere.it, la notizia relativa al lancio imminente, entro giugno, da parte di Tim, Vodafone, Wind, 3, Fastweb, Postemobile di una piattaforma congiunta di pagamento via mobile:

CONTENUTI DIGITALI: TIM, VODAFONE, WIND, 3 ITALIA, POSTEMOBILE E FASTWEB LANCIANO UNA PIATTAFORMA UNICA DI PAGAMENTO DISPONIBILE PER I CLIENTI DI TUTTI GLI OPERATORI
 
PRIMA INIZIATIVA DI SISTEMA PER IL PAGAMENTO TRAMITE CREDITO TELEFONICO
 
Milano, 9 maggio 2011 – TIM, Vodafone, Wind, 3 Italia, PosteMobile e Fastweb lanciano una piattaforma unica condivisa, disponibile per i clienti di tutti gli operatori, per pagare contenuti e servizi digitali con un semplice click utilizzando il credito  telefonico.
 
Con questa iniziativa, gli operatori di telecomunicazioni confermano il proprio impegno ad investire in innovazione e mettono a disposizione dei produttori di contenuti  e servizi digitali e dei propri clienti, un servizio semplice, veloce e sicuro per l’acquisto su qualsiasi device (cellulare, smartphone, tablet e PC). Uno standard unico, che trasforma il numero di cellulare nella chiave di autenticazione dei clienti e che rende il telefonino lo strumento di pagamento di  contenuti e servizi digitali online. Il lancio di tale iniziativa, a livello di sistema, apre la strada all’m-commerce di massa. Un sistema sicuro e aperto e che si basa su uno strumento straordinariamente diffuso.
 
L’acquisto avviene in maniera immediata e sicura con un semplice click, in caso di accesso dal proprio telefonino o, nel caso di accesso da altri dispositivi (PC e tablet), tramite l’inserimento del proprio numero di cellulare e di una password. Gli acquisti sono garantiti dai più avanzati standard di sicurezza che gestiscono i dati in modo criptato.  Un sistema sicuro e di utilizzo immediato che ha l’ambizione di accompagnare il mercato dei servizi digitali in questa fase di transizione verso nuove modalità di accesso ai contenuti a pagamento. Transizione che sarà facilitata dalla semplicità delle interfacce sviluppate dai partner tecnologici Engineering e Reply.

Bene, potrebbe essere una svolta, mi sembra una notizia molto interessante, mancano allo stato molti dettagli ma ne sapremo probabilmente di più entro breve visto che il lancio operativo pare imminente. Alcune primissime considerazioni sulla base di quanto è dato sapere:

– Spero che il tutto sia fatto strabene e non lasci spazi a inghippi di sorta, dispiacerebbe che andasse sprecata l’occasione di innovazione con comportamenti aggressivi o negligenti, voglio dire sappiamo tutti cosa è successo con loghi e suonerie no ? Qui lo strumento è molto più potente, l’attenzione ai delicati aspetti di tipo consumerista sarà dunque importante anche in chiave di possibili limiti allo sviluppo del business, se non presi seriamente in considerazione dall’inizio, potrebbero ingenerare sfiducia nel nuovo sistema di pagamento.

– C’è poi da vedere quanto tratterranno in percentuale le telco sulle transazioni, è auspicabile ovviamente che vadano al di sotto del 30% che si prende Apple e similia, certo questo sistema condiviso avrebbe il grande pregio rispetto ad altri esistenti – se ho capito bene – di non indurre verticalizzazioni di sorta, anche e soprattutto per questo lo vedo bene in chiave di salvaguardia della neutralità della Rete.  

– Inoltre c’è l’aspetto concorrenza, la piattaforma unica è un plus da una parte, ma commissioni uguali per tutti potrebbero interessare l’Antitrust, le banche hanno accettato e subiranno questa cosa passivamente ?

– Infine, non vedo un grosso problema per il c.d. free Internet, se la piattaforma sarà ideata e gestita nel rispetto del consumatore a quest’ultimo starà la scelta se pagare o meno per un contenuto/servizio etc etc Insomma la competizione di modelli di business a pagamento con altri basati sui dati e sulla pubblicità non mi sembra negativa, anzi … sempre che il tutto sia trasparente e non ingannevole.

E voi cosa ne pensate ?

5 commenti »

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  1. […] Pierani. […]

  2. Pierani buongiorno,
    Per quanto riguarda le commissioni che verranno trattenute dalle telco sulle transazioni ho visto in diversi commenti all’annuncio il parallelo con Apple. Per quanto capisco qui si tratta però “solo” di un sistema di pagamento, non di una piattaforma per la distribuzione di contenuti e applicazioni, al momento non ne sappiamo molto, ma mi aspetto che il benchmark per le commissioni non sia di certo il 30% di App Store, ma i pochi punti percentuali che trattengono operatori di pagamento come PayPal o gli stessi circuiti di carte di credito. O mi sbaglio?
    Cordialità
    -gm

    • Caro Meazza, grazie per il commento, in effetti non ne sappiamo molto allo stato, però sarei tentato di supporre che un’approssimazione di quello che sarà stia più o meno nel mezzo tra quanto dici tu e quanto avevo ipotizzato io, non dovrebbe trattarsi infatti di puro e solo billing, l’identificazione basata sul numero di telefono dell’utente dovrebbe costituire ad esempio un altro valore di questa piattaforma. Immagino poi che ogni singolo operatore potrebbe avere un differente “tariffario” e che ci sia spazio anche per contrattazioni ad hoc in base ai volume con alcuni editori … Just a guess eh, ciao

  3. ad oggi la funzionalità è in funzione??
    io non ne so nulla a riguardo in italia, saluti
    ciao
    MATT

    • no, mi sembra proprio di no, non ne ho saputo più nulla …


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