Il Vaticano e il copyright: un rapporto complesso?

marzo 30, 2011 alle 8:42 PM | Pubblicato su CONSUMATORI, DIRITTO, INTERNET | 4 commenti
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Leggo che

Lo Stato Citta’ del Vaticano ha introdotto lo scorso 19 marzo una nuova legge sul diritto d’autore per aggiornare la legislazione vaticana alla ”evoluzione tecnologica in atto” in cui ”la tutela del diritto di autore e dei diritti connessi e’ stata messa significativamente alla prova”.

La nuova legge, spiegano oggi in un articolo sull’Osservatore Romano Carlo Carrieri e Sergio F. Aumenta, ”non ha voluto distaccarsi dal criterio gia’ adottato in precedenza, recepisce nello Stato della Citta’ del Vaticano la normativa vigente in Italia ma, a differenza della legge del 1960, e’ stato opportunamente previsto che i futuri adeguamenti della fonte italiana si intenderanno automaticamente recepiti senza bisogno di ulteriori atti formali”.

E fino a qui, non mi sembra che ci sia nulla da dire … epperò epperò

I due autori avvertono che ”la maggiore facilita’ di diffusione dei dati, se da un lato rende sempre piu’ accessibile il patrimonio delle informazioni in ogni parte del mondo, favorendo la stessa opera evangelizzatrice, dall’altro richiede una maggiore attenzione per garantire l’integrita’ dei contenuti, soprattutto quando questi facciano riferimento all’insegnamento evangelico o al magistero ecclesiastico”.

”Scopo della legge – sottolinea il quotidiano pontificio – non e’ sottrarre alla libera fruibilita’ personale i testi del Magistero, che continueranno a essere disponibili per attivita’ non lucrative, ma di proteggerne l’integrita’ e in definitiva l’autenticita’ dei contenuti”.

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In particolare, ”si tiene in grande conto l’esigenza della diffusione dei testi originali del Magistero, che ogni privato ha la possibilita’ di scaricare liberamente dal sito internet della Santa Sede e di diffondere, purche’ non ne tragga profitto economico”. La nuova legge vuole ”tutelare non solo i diritti di diffusione e riproduzione, ma soprattutto l’originalita’ e integrita’ dei testi del Magistero che, pertanto, e’ giuridicamente illecito (oltre che eticamente riprovevole) modificare”. Quanto alle immagini e alla voce del Pontefice, il Vaticano ha ”una viva esigenza di protezione da abusi ed utilizzi non appropriati”.

 

doppio mmmmm

Con la nuova legge viene anche creata una Commissione vaticana per la proprieta’ intellettuale, che e’ stata ”da piu’ parti ritenuta necessaria per discutere le questioni piu’ importanti e favorire il coordinamento necessario tra le amministrazioni vaticane. La nuova Commissione potra’ dotarsi di un proprio regolamento e avra’ l’autorevolezza necessaria per svolgere l’attivita’ di consulenza verso i soggetti interessati”.

Ed è bene che tale Commissione Vaticana studi bene la questione, partendo dall’analisi approfondita di questo passaggio del recentissimo Messaggio di Benedetto XVI Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale:

“Nel mondo digitale, trasmettere informazioni significa sempre più spesso immetterle in una rete sociale, dove la conoscenza viene condivisa nell’ambito di scambi personali.

“La chiara distinzione tra il produttore e il consumatore dell’informazione viene relativizzata e la comunicazione vorrebbe essere non solo uno scambio di dati, ma sempre più anche condivisione.

“Questa dinamica ha contribuito ad una rinnovata valutazione del comunicare, considerato anzitutto come dialogo, scambio, solidarietà e creazione di relazioni positive.”

Francamente trovo difficilmente conciliabili tali dichiarazioni di Benedetto XVI – che avevo avuto modo di apprezzare – con quanto sembra evincersi sulla nuova legge vaticana in materia di copyright …

La Rete non è affatto virtuale ma parte integrante della vita umana, e se lo dice il Papa …

gennaio 24, 2011 alle 7:07 PM | Pubblicato su INTERNET | 2 commenti
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Da Leggere il Messaggio di Benedetto XVI Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale segnalo in particolare questo passaggio:

Vorrei invitare, comunque, i cristiani ad unirsi con fiducia e con consapevole e responsabile creatività nella rete di rapporti che l’era digitale ha reso possibile. Non semplicemente per soddisfare il desiderio di essere presenti, ma perché questa rete è parte integrante della vita umana. II web sta contribuendo allo sviluppo di nuove e più complesse forme di coscienza intellettuale e spirituale, di consapevolezza condivisa.

Internet e i social network non sono affatto mondi virtuali ma tra le manifestazioni più reali e concrete della nostra attuale esistenza, di qui l’attenzione del Papa che dice IMHO cose sagge e per nulla scontate, in questo caso …

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