Da IAB Forum un sollecito a sbloccare gli 800 milioni per la banda larga, Gianni Letta risponde picche: non ora, tornate più tardi

novembre 5, 2009 alle 1:43 am | Pubblicato su CONSUMATORI, INTERNET, TELECOMUNICAZIONI | 11 commenti
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iab 2Ieri l’altro al convegno di IAB Forum “Il futuro dell’economia digitale in Italia” ho avuto modo di dibattere con alcuni interlocutori di rilievo dei temi di prevalente discussione in questo blog.

Non sto a farvi un racconto dettagliato anche perchè la conferenza è stata trasmessa in live streaming, ampiamente twitterata, e si trovano riassunti, commenti etc etc un pò ovunque in giro per il web, una buona sintesi la trovate qui a firma di Gianni Rusconi

Aggiungo solo una cosa, durante il convegno Riccardo Luna ha giustamente promosso una sorta di tormentone sugli 800 milioni di euro per la banda larga, con tanto di invito a chiamare i centralini 😉 del CIPE dove sembravano apparentemente bloccati.

IAB 1

Ieri, neanche tanto indirettamente, da Roma giunge la risposta del Governo per bocca di  Gianni Letta “La banda larga tornera’ a essere la prima delle priorita’ del governo una volta usciti dalla crisi”  Il che significa che per ora non se ne parla proprio.

Per carità, quegli 800 milioni, come ho avuto modo di dire anche allo IAB Forum, in assenza di una netto sblocco del collo di bottiglia dell’ex monopolista, non avrebbero probabilmente risolto i problemi di digital divide del Paese, però si tratta di una ulteriore conferma, un segnale chiaro, ove ce ne fosse stato ancora bisogno, che Internet per questo Governo continua a non essere considerata una chiave di sviluppo per il Paese.

11 commenti »

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  1. …Pierani, come accade spesso leggo il suo blog, e trovo notizie interessanti.

    Sa qual’è il vero problema della banda larga?
    Il fatto che non solo non bastano 800 milioni a tappare il buco del digital divide, ma non bastano neanche ad aggiornare le infrastrutture, nè a dare la “connessione” a quelli come me che vivono in Calabria.
    Qui ci sono paesini che non hanno neanche l’ADSL, figuriamoci la vera banda larga.
    La fetta telecom, come è stato in passato, rimarrà telecom. Fa troppo comodo…

    • già ! e se non si prendono decisioni drastiche sul modello di gestione della rete (quella tlc) non la Rete Internet, non ci sono 800 milioni che tengono, i soldi andranno sempre da qualche altra parte (:

  2. Due cose:

    1 non amo gli inutili populismi da CALL center di qualcuno in cerca fin troppo di visibilità da stadio che cerca di cavalcare problemi così importanti solo per visibilità personale e nulla più appena finito il parterre del convegno …

    2 come dicevano nel commento precedente il proema non sono proprio i “soli” 800 milioni che mancano all’appello ma perché Internet non sia ritenuta utile allo sviluppo del paese …

    Credo che le colpe non stiano tutte a palazzo Grazioli ma anche agli operatori di un sistema digitale che non riescono a fare sistema e Massa critica per ottenere le giuste attenzioni da chiunque governi questo paese analogico …

    Se ci riescono panettieri e tassinari forse anche gli imprenditori di Internet dovrebbero uscire un Po più spesso dai loro patinati uffici ed iniziare a frequentare gli ambienti giusti per farsi ascoltare dal potere, lo vado ripetendo da Anni ma quando c’è da sporcarsi le mani con il potere le giovani promesse del web italiano si dissolvono.

    Pensiamoci amici pensiamoci veramente.

    • Michele,
      non penso che la strada da percorrere per chi ha a cuore la Rete e lo sviluppo digitale del Paese sia quella di muoversi ed approcciare il Potere politico negli stessi modi e nelle stesse forme delle tante lobby settoriali intese a proteggere i loro interessi particolari.
      Beninteso, non ho nulla contro panificatori e taxisti che tu citi quali esempi di lobby efficiente, ma penso che se anche la lobby di Internet si muovesse in questo modo verrebbe meno la spinta forte che dovrebbe invece cercare di cavalcare al meglio e cioè quella di far coincidere l’interesse particolare all’interesse generale.
      Uno dei più grandi problemi in Italia – e questo senza distinzioni tra colori politici – è che chi sta al governo prende le proprie decisioni cercando di mediare, soppesando a volte col bilancino, le diverse spinte derivanti da lobby particolari e protezionistiche, non è così che si tutela l’interesse generale a uno sviluppo sostenibile del Paese, così si finisce sempre per frenare, proteggere l’esistente anche se obsoleto limitandosi ad elargire in misura più o meno equa soldi che poi rischiano di essere spesi male.
      Serve un’idea, un progetto che sul tema Internet indubbiamente non c’è, Stefano qui http://blog.quintarelli.it/blog/2009/11/questione-di-priorit%C3%A0.html ci dice anche perchè: “continuo a pensare che il modello di sviluppo di riferimento siano gli anni 60. la filiera del mattone è ben chiara, la filiera dell’ICT è sconosciuta, anche se un addetto nell’ICT produce un PIL 60% maggiore di un addetto in altro settore” … manca la base culturale.

      Ma, soprattutto, serve un Governo forte, coeso lungimirante e coraggioso, che aihmè non c’è.

      PS: continuo a pensare che quando ci si riferisce al Presidente del Consiglio, il palazzo di riferimento dovrebbe essere Palazzo Chigi e non Palazzo Grazioli, altrimenti la metafora già spiega in sè perchè rimaniamo un Paese analogico, o al massimo “digitale terrestre” 😉 … rido, ovviamente per non piangere

  3. […] articolo di Gianni Rusconi mentre, sempre a proposito della tavola rotonda, è interessante leggere questo post di Marco Pierani di Altroconsumo. Tags: 800 milioni, Banda larga, CIPE, Gianni Letta, IAB Forum […]

  4. […] larga". Le reazioni sulla blogosfera italiana non si sono fatte attendere, ma nonostante le sollecitazioni di sblocco fatte al convegno "Il futuro dell'economia digitale in Italia", organizzato da […]

  5. Mah, non so se è malafede ma devo dire che questi signori davvero sono incredibili. Guardate a poche ore da quello che tu dicevi Pierani cosa hanno detto. E concord: è un problema di approccio culturale!!! Questi NON capiscono di che parlano e NON si capiscono tra loro! Insomma quoto appieno questo (bel) pezzo che ho letto qui:
    http://punto-informatico.it/2745321/PI/Commenti/non-siamo-ancora-un-paese-internet.aspx

  6. […] Un fronte tanto compatto quanto eterogeneo, rappresentativo sia delle aziende attive nell’ICT sia delle associazioni di consumatori, chiede al Governo di sbloccare gli 800 milioni per la banda larga. […]

  7. […] Da IAB Forum un sollecito a sbloccare gli 800 milioni per la banda larga, Gianni Letta risponde picche: non ora, tornate più tardi Ieri l’altro al convegno di IAB Forum “Il futuro dell’economia digitale in Italia” ho avuto modo di dibattere con alcuni interlocutori di rilievo dei temi di prevalente discussione in questo blog. blog: L'angolo di Pierani | leggi l'articolo […]

  8. […] crisi. Occorre forse anche rammentare che dopo il blocco al CIPE dei famigerati 800 milioni di Euro fu Gianni Letta a dichiarare che la banda larga sarebbe tornata ad essere “la prima delle pr…peccato che poi, al contrario, anche quei pochi soldi sono […]

  9. […] il ministro sarebbe esercizio più che mai facile, basterebbe ricordare che altri 800 milioni sono stati per lungo tempo promessi per la banda larga e poi sono scomparsi nel nulla, per ironia della sorte qui la somma è la stessa […]


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